Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Trimalchione
La dieta del saggio: una lettura antropologica delle prescrizioni alimentari senecane
da un punto di vista antropologico il cibo è un potente marcatore dell’identità di un popolo, così era nella Roma antica e per S., nei cui scritti i riferimenti al cibo travalicano il semplice topos letterario o il «materialismo medico» per assumere un significato simbolico-economico-morale
Trimalcione ‘auditor’ di Seneca: per un’interpretazione di Petron. 52,4
l’episodio di Petron. 52,4 in cui Trimalchione rimprovera lo schiavo che ha rotto un calice parodizza chiaramente alcune espressioni senecane e deve essere considerato non una critica del pensiero del filosofo, ma una ridicolizzazione di quanti volgarizzavano l’insegnamento di S. in maniera triviale
Trimalchion et Sénèque
Analisi della Cena Trimalchionis; dimensione caricaturalmente filosofica di Trimalchione; abbassamento della filosofia di S. al registro comune; attacco all’indulgenza eccessiva nei confronti degli schiavi di Trimalchione-S.; interpretazione della Cena come riflesso dell’influenza della morale umanitaria di S. sulla società romana
Seneca and Petronius
l’autore del Satyricon è Petronio l’arbiter ed è probabilmente da identificare con T. Petronius Niger, consul suffectus del 62; il comportamento di S. nei confronti del potere; i rapporti di S. con gli uomini politici contemporanei; non esistono prove di ostilità tra S. e Petronio
Petronio e gli schiavi: a proposito di Petr. 71
in Petr. sat. 71 sono irrisi contemporaneamente Trimalchione, il lessico legale e la predisposizione umanitaria di S. verso gli schiavi
Publilius Sirus and Satyricon 55. 5-6
citazione da parte di Trimalchione di una sentenza di Publilio Siro sulla condanna del lusso in Petr. sat. 55, 5; confronto con passi in Seneca Padre e BRV 12, 8
The Satyricon of Petronius. A literary study
tra le fonti letterarie per il ritratto di Trimalchione sono indicate (pp. 129-138): PST 27, 5-8 (descrizione di Calvisio Sabino), 12, 8 (aneddoto sulla condotta di Pacuvio), 114, 6. 9. 26-27 (ritratto di Mecenate); nella condotta di Trimalchione verso gli schiavi sono riconosciute allusioni a PST 47; l’esame della Troiae halosis, dove compaiono numerosi echi da TRG con intenzioni parodistiche, mostra la familiarità di Petronio con la tecnica del trimetro di S. (pp. 186-189); il par. V.8 (Moralità nel Satyricon e nella prosa di Seneca, pp. 193-213) analizza i passi di riflessione morale-filosofica e sociale, spesso interpretabili come parodia diretta degli scritti morali di S., anche in considerazione delle somiglianze verbali e stilistiche: 100, 1 (cf. PST 73, 6-8); 115, 8-10. 12-19 (un libero pastiche di Seneca: cf., per es., NTR II, 59, 3-4; IV, praef. 8; PLB 9, 6-7; PST 99, 8-9. 31; BRV 20, 5; MRC 10, 6; 11, 3-5; PST 92, 34-35); 88 (cf. PST 115, 10-12; NTR VII, 31, 1-3); 125, 4 (cf. PST 105, 7-8); l’uso delle opere di S. come bersaglio per la parodia petroniana è messo in correlazione con il declinare dell’influenza politica del filosofo alla corte di Nerone e con la presenza di un antagonismo tra Petronio e S. (nelle ultime PST è possibile ravvisare animosità contro gli atteggiamenti petroniani quali conosciamo da Tacito)